Ecco dunque una storia vera, la cronaca della vita di un cavallo, qualcosa che forse potrebbe interessare un allevatore o un veterinario.
Ma la nostra storia, con un pizzico di arte teatrale, è capace di diventare un racconto che ci può emozionare, sorprendere, commuovere, far ridere, coinvolgere e indicarci la trama invisibile che sta sotto la realtà.
Protagonista della storia è un cavallo, non un purosangue leggendario che vince trofei o un cavallo eroico che trionfa in battaglia, ma un animale come tanti altri.
King nasce e cresce come tutti suoi simili: è fatto per correre, ma la sua corsa si ferma prima del tempo nella prigione di un box. King non si arrende e aspetta la libertà. E alla fine la sua attesa viene premiata, può finalmente galoppare e trottare, ma la sfortuna sembra accanirsi contro di lui.
King perde la vista. Diventa non solo cieco, ma inutile, lo aspetta il macello. Ma qualcuno lo aiuta. Ancora una volta King non si arrende e torna inaspettatamente a camminare, correre, vivere. E diventa la dimostrazione di come talvolta gli animali sappiano dare più degli uomini, di come sappiano donarsi agli altri con entusiasmo, senza chiedere nulla in cambio se non un po’ di cibo e tanto affetto.
King ha un dono, la capacità di restituire la fiducia in se stessi a molti giovani che, per le difficoltà della vita, l’hanno persa. Si lascia condurre dai ragazzi che così si sentono importanti, sentono la responsabilità e il regalo prezioso che il cavallo fa loro, la fiducia piena e incondizionata. King aiuta anche ragazzi con disabilità mentali e disagi sociali importanti, diventa un simbolo di quanto sia preziosa la diversità : “All’inizio quando venivano le scolaresche tenevamo King nel suo box. I ragazzi non amavano quel cavallo cieco. Poi, abbiamo deciso di farlo uscire, così i bambini, conoscendolo meglio, si sono affezionati, lo cavalcano e capiscono che le differenze sono spesso ricchezze. Lui ci ha insegnato a non arrenderci mai, a rialzarsi sempre dopo le cadute, a sorridere alla vita, anche se a volte non è facile, e, infine, ci ha insegnato che nella vita bisogna fidarsi di chi ci vuol bene!”
Una storia di amicizia, di coraggio, di libertà di voglia di vivere, di bellezza, di diversità.
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